domenica 31 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 20.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro VII,  pensieri 60,61,62,63,64,65. 

Testo greco con note e traduzione.



60.   Bisogna che anche il corpo resti saldo e non sia scomposto né quando si muove,né quando sta fermo. Bisogna infatti esigere dal corpo tutto intero qualche cosa di simile a quello che la mente riesce a fare nel volto,conferendogli un'espressione composta e decorosa. Ma di tutto ciò bisogna avere cura senza affettazione.( in greco " sun  anepitedeuto").


61.  L'arte del vivere assomiglia piuttosto a quella della lotta che a quella della danza,in quanto si mantiene pronta e salda contro i casi imprevisti ( ma leggere il testo greco è un'altra cosa,quasi una musica...).


62.  Considera continuamente chi sono costoro dei quali invochi la testimonianza,e quali principii- guida hanno, perché così non ti accadrà di biasimare coloro che sbagliano involontariamente,né avrai bisogno della loro testimonianza,osservando le fonti delle loro opinioni e dei loro impulsi.


63.  " Ogni anima - egli dice-  è privata suo malgrado della verità" (68), e la stessa cosa si può dire della giustizia,della saggezza,della benevolenza e di ogni altra virtù simile a queste. E' assolutamente necessario ricordarsi costantemente di questo,perché così sarai più indulgente nei confronti di tutti.


64.  Ogni volta che ti accade qualcosa che ti fa soffrire,abbi presente che non è disonorevole,né rende peggiore la mente che ti guida, perché non la danneggia né in quanto è razionale,né in quanto è socievole. E,nella maggior parte dei casi dolorosi,ti soccorra altresì il detto di Epicuro che il  dolore non è  ne' insopportabile né eterno(69) se tu  tieni presenti i suoi limiti e non vi aggiungi nulla con l'immaginazione. E tieni a mente anche questo,che molte sensazioni che in realtà sono identiche al dolore ci sono moleste senza  che riusciamo a rendercene ben conto,come l'avere sonnolenza,l'avere caldo, e il non avere appetito. Dunque ogni volta che sei insofferente di una di queste cose, dì pure a te stesso che cedi al dolore.


65.   Bada di non provare mai nei confronti dei misantropi quello che gli uomini provano nei confronti dei loro simili.( ma ancora una volta il testo greco è musica).


Ciao ambragiarox.


 
 

MARCOAURELIO.Ouerou uos 19.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro VII, pensieri 33,34,35,36,37,38,39,40,41,42.

 Testo greco con note e traduzione.



33.   Riguardo al dolore: ciò che è insopportabile uccide,ciò che dura è sopportabile (39); del resto la mente,ritirandosi in se stessa,mantiene la sua tranquillità, e il principio dirigente non riceve alcun danno.Quanto alle parti che sono lese dal dolore,lo dicano,se possono!


34.  Riguardo alla gloria: considera come sono le menti di costoro,quali cose cercano di evitare e quali invece cercano di ottenere (40). E pensa altresì che,come gli strati di sabbia,sovrapponendosi gli uni agli altri,nascondono i precedenti,così nella vita i fatti precedenti ben presto svaniscono travolti da quelli che sopravvengono in seguito.


35.  " Colui che ha una mente magnanima e la capacità di abbracciare col pensiero tutta l'eternità e tutta la realtà, credi tu forse che faccia gran conto della vita umana?  - Impossibile  - disse-. Dunque a un uomo come questo neppure la morte sembrerà una cosa terribile?  - No,certo - "(41).


36. " E' proprio di un re fare del bene e sentirsi calunniare" (42).


37. E' vergognoso che, mentre il volto si mostra docile nell'atteggiarsi e nel comporsi come vuole la mente,essa non sia in grado di atteggiare e comporre se stessa.


38. Non bisogna prendersela con le cose,perché ad esse non importa nulla. (43).


39. Agli dei immortali e a noi possa tu dare motivi di gioia!(44).


40.  Mietere la vita come una spiga matura,e che l'uno continui a vivere e l'altro no.(45)


41.  Se gli dei non si sono presi cura di me e dei miei due figli,anche questo ha una ragione. (46)


42. Il bene e la giustizia sono con me.


Ciao ambragiarox.

sabato 30 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 18.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro VII, pensieri  23,24,25,26,27.

 Testo greco e traduzione.


23. La natura universale ora plasma un cavalluccio ,dalla sostanza dell'universo,usandola come se fosse cera,poi lo rifonde e usa la materia di cui e' costituito per formare un arboscello,poi la usa per formare un omiciattolo,poi per formare qualche cosa d'altro; e ciascuno di questi esseri non vive che per un tempo brevissimo. Ora, per un piccolo scrigno non vi e' nulla di male nell'essere disfatto,come non vi e' nulla di male nell'essere messo assieme.
( le parole " piccolo scrigno " in greco sono in una sola parola " kibotio", che potrebbe esser tradotta,in riferimento al testo precedente,con " piccolo essere" o "esserino").


24. L'espressione adirata del volto è proprio contro natura, e se poi la sua grazia scompare spesso,alla fine si spegne del tutto,in modo che non è più assolutamente possibile ravvivarla. Ma soprattutto questo devi cercare di comprendere bene, che è contraria alla ragione. Se,infatti, si perderà anche la coscienza di sbagliare,allora quale motivo resterà ancora per vivere?


25. Tutti gli esseri che vedi,in men che non si dica li trasformerà la natura che governa l'universo, e altri ne formerà con la loro sostanza,e poi altri ancora con la sostanza di quelli,perché il cosmo sia sempre giovane.


26. Se qualcuno commette una mancanza nei tuoi confronti,subito tu pensa quale opinione sul bene o sul male lo ha indotto a commetterla,perché, tenendo presente questo, avrai pietà di lui e non sarai né sorpreso né adirato. O,infatti, anche tu hai ancora la sua stessa opinione sul bene o un'opinione simile,e allora devi perdonarlo; oppure non hai più la sua stessa opinione sul bene e sul male,e allora ti sarà più facile essere indulgente con chi sbaglia.


27. Non pensare alle cose che non ci sono come se fossero già presenti,ma piuttosto considera quali sono le più favorevoli tra quelle presenti e, riguardo ad esse, ricorda come le ricercheresti se non le avessi a tua disposizione. In pari tempo,però, bada che,avendole così a cuore, tu non ti abitui a stimarle troppo,sì da rimanere turbato se un giorno non dovessi averle più.


Ciao ambragiarox.

giovedì 28 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 17.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro VI, pensieri 47,48,49. 

Testo greco e note. Segue traduzione.


47.  Pensa continuamente agli uomini di ogni genere,di ogni professione  e di ogni razza che sono morti,in modo che il tuo pensiero risalga indietro fino a Filistione,a Febo,a Origanione. 

Passa ora alle altre generazioni: noi pure dovremo andare a finire là dove sono finiti tanti valenti oratori,tanti insigni filosofi come Eraclito,come Pitagora,come Socrate,e prima di loro tanti eroi,e dopo, tanti condottieri,tanti tiranni; e oltre a costoro Eudosso, Ipparco,Archimede e altri ingegni acuti,magnanimi,laboriosi,industriosi,alteri,spregiatori della stessa vita umana,mortale ed effimera,come Menippo e tutti quelli simili a lui. 

Pensa che tutti costoro giacciono morti da tempo. Ebbene,che c'è di terribile in questo per loro? E che c'è di terribile per quelli dei quali non si conserva neppure il nome? Qui,sulla Terra,una sola cosa ha valore: trascorrere tutta la vita nella verità e nella giustizia pur trattando con indulgenza i bugiardi e gli ingiusti.



48.  Quando vuoi rallegrarti,pensa alle qualità in cui eccellono coloro che vivono con te: per esempio all'operosità di questo,alla modestia di quello, alla generosità di quell'altro,e cosi' via. Nulla,infatti, rallegra tanto quanto le immagini delle virtù che rifulgono nella condotta di coloro che vivono accanto a noi e si mostrano ai nostri occhi tutte quante insieme per quanto è possibile. Bisogna anche perciò averle a portata di mano.



49.  Te la prendi forse perché pesi solo tante libbre e non trecento? E allora dovresti  forse anche affliggerti perché sei destinato a vivere un certo numero di anni e non di più? Come,infatti, sei contento della quantità di materia che ti è stata assegnata,così devi esserlo anche del tempo.



Ciao ambragiarox.

MARCOAURELIO.Ouerou uos 16.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro VI,36,37,38,39,40. 

Testo greco e traduzione.



36. L'Asia,l'Europa non sono che parti piccole del cosmo; ogni mare è una goccia del cosmo; il monte Athos è una piccola zolla del cosmo; ogni momento presente è un punto dell'eternità. Tutte le cose sono piccole e instabili e stanno già svanendo.
Tutte le cose provengono di là, sia che procedano direttamente da quel principio dirigente universale che è comune a tutti gli esseri,sia che derivino da esso per conseguenza. Così anche le fauci spalancate del leone,il veleno e tutto ciò che provoca danno,come le spine,come il fango,sono accessori di quei principi venerabili e belli.

 Non immaginare dunque che si tratti di cose estranee a ciò che veneri,ma medita sulla fonte di tutto.


37. Chi ha visto il mondo attuale,ha già visto tutto ciò che è stato dall'eternità e tutto ciò che sarà per l'eternità, perché tutte le cose hanno uguale origine e sono della stessa specie.


38. Rifletti spesso sull'intimo legame che esiste fra tutte le cose che sono nel cosmo e sui loro rapporti reciproci. In un certo qual modo,infatti, tutte le cose sono intrecciate fra loro e perciò sono tutte amiche le une alle altre,perché esse sono perfettamente connesse le une alle altre in virtù del movimento intrinseco,del loro reciproco accordo e dell'unità della sostanza.


39.   Adattati alle cose alle quali la sorte ti ha unito,e gli uomini e le donne che il destino ti ha dato per compagni, amali ,ma sinceramente.


40. Uno strumento,un attrezzo,un arnese qualsiasi vanno bene quando compiono l'opera per la quale sono stati costruiti;  anche se il costruttore è lontano. Quando invece si tratta di esseri costituiti dalla natura,la forza che li ha formati è interna ad essi e in essi rimane. Perciò bisogna venerarla ancora di più e ritenere che,se sei disposto e ti comporti secondo la sua volontà, tutto per te procede secondo le tue intenzioni. Così anche per l'universo procede secondo le sue intenzioni tutto ciò che gli appartiene.


PS. Lascia molto a desiderare la traduzione di certi vocaboli.

Controllare il testo greco e tradurre più appropriatamente :

per 36 " goniai"; " epakoluthesin " " epighennemata";

Per 37, " omoeide'";

 Per 38 " toniken kinesin";


Per 40. " Ekei de outo kai to' panti' kata' noun ta' eautou'". 

Ecco il testo greco. Ciao Ambragiarox.

mercoledì 27 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 15.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro VI,pensiero16. 

Testo greco e traduzione.



16. Né il traspirare come le piante è da tenersi in gran conto,né il respirare come il bestiame e le fiere,né la facoltà di ricevere impressioni dal mondo esterno, né quella di essere tirati qua e là come marionette secondo gli impulsi dell'istinto,né quella di vivere in gruppo,né quella di nutrirsi,perché ciò non è diverso dall'espellere i residui del cibo.

 Ma che cos'è, allora, che ha valore? Gli applausi? No davvero. Dunque neppure gli applausi delle lingue,perché tali sono le acclamazioni delle folle. Così hai rinunziato anche alle attrattive della misera gloria. 

Che cosa resta,allora,che abbia valore? A mio giudizio,l'agire o il trattenersi dall'agire  ,a seconda  della propria coscienza,che è poi anche la meta alla quale ci conducono la nostra professionalità e le nostre competenze.


A questo infatti mira ogni professionalità e competenza: che ciò che esse producono sia adatto all'opera per la quale si produce; e a questo mirano l'agricoltore,il vignaiuolo,il domatore di cavalli e l'allevatore di cani. E i metodi pedagogici e didattici,a quale scopo mirano? Ecco dunque ciò che ha valore; e se questo ti riesce bene,non avrai più da preoccuparti di null'altro.


Invece non cesserai di  desiderare anche molte altre cose? Allora non sarai libero,né autosufficiente,né privo di passioni. Diventerai infatti necessariamente invidioso,geloso sospettoso di quelli che possono privarti di esse,pronto a tendere insidie a chi possiede ciò a cui tu attribuisci valore,ma non hai.


Insomma è inevitabile che chi è privo  anche di una  sola di quelle molte cose che vorrebbe,resti turbato e se la prenda anche spesso con gli dei.

Al contrario,il rispetto e la stima per la tua propria capacità intellettiva e di ciò che ti fa realizzare,ti renderanno gradito a te stesso,ben inserito nella vita sociale e in armonia con gli dei,e cioè pronto a lodare ciò che essi assegnano e hanno disposto.

 ( A livello politico,e parlando di classi sociali e non di individui, Platone nella " Repubblica" individua l'esistenza dello stato ideale,quando nel contesto statale tutti gli individui agiscono nell'ambito del posto loro assegnato dal legislatore...Platone dice: to' prattein ta' auta').


Ciao Ambragiarox.

martedì 26 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 14.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro V,  pensieri 30,31,32,33. 

Testo greco e traduzione.


30.  L'intelletto universale favorisce la coesione degli esseri. Ha dunque creato gli esseri inferiori per quelli superiori,e gli esseri superiori ha intimamente unito gli uni agli altri. Vedi come ha  subordinato,coordinato,assegnato a ciascuno la parte proporzionale al suo valore,come ha spinto gli esseri più eccellenti a vivere in perfetto accordo gli uni con gli altri.


31.  Considera quale è stato finora il tuo comportamento nei confronti degli dei,dei genitori,del fratello,della moglie,dei figli ,dei maestri,dei precettori,degli amici,dei parenti,dei servitori. 

Considera se nelle tue relazioni con tutti finora hai osservato il precetto di non fare né dire cosa ingiusta verso nessuno.(Homerus,Od.,IV,690).

 Considera anche attraverso quali vicende sei passato e quali prove sei riuscito a sopportare; pensa che la storia della tua vita è ormai compiuta e il tuo compito è assolto; pensa quante cose belle hai visto,nei confronti di quanti piaceri e di quanti dolori ti sei mostrato indifferente ( in greco " ti sei mostrato superiore"),quante cose che possono procurare la gloria hai trascurato ( in greco "  hai voluto lasciar perdere"),verso quanti ingrati ti sei mostrato benevolo.



32.  Come mai spiriti inesperti e ignoranti riescono a turbare uno spirito esperto e sapiente? Ma qual è lo spirito esperto e sapiente? Quello che conosce il principio e la e la fine e la ragione che è diffusa per tutta la sostanza e governa l'universo per tutta l'eternità secondo cicli ben determinati.



33.  Ben presto sarai cenere o scheletro e non più che un nome o neanche un nome; e il nome non è altro che un rumore e un'eco. Le cose tanto apprezzate nella vita sono vuote,marce,meschine,cagnolini che si mordono,monelli  rissosi che ridono e subito dopo piangono. La buona fede,la modestia,la giustizia,la verità: ( son volate)

                                                  all'Olimpo, dalla terra dalle ampie vie .( Esiodo,Erga,197)


Ciao ambragiarox.


domenica 24 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 13.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro IV,40,41,42,43,44,45.

 Testo greco e traduzione.


40. Pensa continuamente che il cosmo è come un unico essere vivente che racchiude in sé una sola sostanza materiale e una sola anima, e pensa  come tutto mette capo a una sola sensazione,la sua,  e pensa come tutto  compie con un solo impulso, e pensa come tutte le cose  siano concausa di tutti gli eventi e con quale specie di trama serrata esse sono connesse fra loro. ( letteralmente " e quale sia la cogestione e l'insieme delle parti").


41. Sei una povera anima che porta un cadavere,come diceva Epitteto.


42. Ciò che si sta trasformando non subisce alcun male,come non subisce alcun male neppure ciò che nasce da una trasformazione.


43.  Il tempo è come un fiume formato dagli eventi,e una corrente impetuosa: appena una cosa è comparsa alla vista,è già portata via,e ce ne passa dinanzi un'altra,che sarà portata via a sua volta.


44. Tutto ciò che accade è abituale e ben noto come la rosa in primavera e la frutta in estate: di tale genere,infatti, sono anche la malattia,la morte,la calunnia,le insidie e tutto ciò che rallegra o rattrista gli stolti.


45.  Gli eventi che seguono hanno sempre uno stretto vincolo di affinità con quelli che precedono: non si tratta,infatti, come di una serie di unità separate tenute insieme solo da un vincolo di necessità, ma si tratta di una connessione razionale; e allo stesso modo che gli esseri sono connessi tra loro in modo ordinato e armonioso,così gli eventi presentano non una pura e semplice successione,ma una mirabile affinità.



MARCO AURELIO.Ouerou uos 12.

Brani tratti dai Ricordi di Marco Aurelio,libro IV,   pensieri 14-15-16-17-18-19.


Testo greco con note. Segue traduzione.



14. Sei nato come parte.Svanirai in ciò che ti ha generato; o,piuttosto,sarai riassorbito per trasformazione nella sua ragione generatrice. ( v. Nota 21 al testo greco).


15. Molti granelli d'incenso sullo stesso altare: l'uno cade prima,l'altro dopo,ma non v'è alcuna differenza (1).


16. Entro dieci giorni sembrerai un dio a quelli stessi ai quali ora sembri una fiera o una scimmia(2), se fai ritorno ai principi della tua dottrina e al culto della ragione.


17. Non vivere come se tu dovessi ancora vivere per diecimila anni. L'ineluttabile incombe. Finché vivi,finché e possibile,diventa un uomo virtuoso.


18.  Pensa quanto tempo libero guadagna colui che non guarda ciò che il suo vicino ha detto,fatto o pensato,ma bada solamente alle proprie azioni,perché esse siano giuste,pie e buone,ovvero conformi ai principi dell'uomo virtuoso.
Non volgerti intorno a guardare un carattere cattivo,ma tira dritto per la linea che stai seguendo,senza deviare.


19. Colui che desidera ardentemente la gloria postuma non pensa che ciascuno di coloro che lo ricorderanno ben presto morirà anche lui,e poi,a sua volta,morirà chi prenderà il suo posto,finché anche ogni ricordo si spegnerà perpetuandosi attraverso vite che via via si accendono e poi si spengono. Ma supponi pure che coloro che ti ricorderanno siano immortali,e immortale sia la tua fama; a te,che importa? E non dico solo che nulla importi ai morti; ma anche ai vivi,che importa la lode,a meno che non faccia parte di un certo disegno? Perché ora tu trascuri inopportunamente il dono della natura,che non dipende da ciò che dice qualcun altro. E poi del resto...(3).



Note al testo della traduzione.

1) Se si paragona la durata della vita umana all'eternità, nulla importa vivere qualche anno di più o qualche anno di meno.

2) Paradosso stoico su cui ironizza Plutarco.

3) Il passo è corrotto e la sua interpretazione incerta. Esso acquista tuttavia un significato per lo meno accettabile se si accoglie il testo stabilito dal Farquharson e si intende con lui la" Fusiche' dusis" di cui parla Marco Aurelio come " quel bene che ti è proprio ed è veramente tuo" e cioè " il bene che consiste nel seguire la ragione e nell'agire per la società" il quale non ha nulla a che fare con le lodi della gente.

sabato 23 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 11.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro IV,  6,7,8,9,10,11,12,13.

 TESTO GRECO E TRADUZIONE.



6. E' naturale e inevitabile che certi individui agiscano in  un certo modo,e chi non vuole che sia così vuole che il fico non abbia lattice. 

Insomma,ricordati di questo: entro brevissimo tempo sia tu ,sia costui, o costoro sarete morti,e fra poco di voi non rimarrà neppure il nome.


7. Sopprimi l'opinione,e resta soppresso anche il pensiero " ho subito un danno"; sopprimi il pensiero " ho subito un danno", e resta soppresso anche il danno. 

[ La lettera del testo greco è questa : Sopprimi l'opinione ed è stato soppresso il "sono stato danneggiato"; sopprimi il "sono stato danneggiato",è stato soppresso il danno.]


8. Ciò che non rende l'uomo peggiore di quello che è, non rende peggiore neppure la sua vita e non lo danneggia né all'esterno né all'interno.


9. La natura dell'utile deve necessariamente produrre l'utile.


10. Ricorda che tutto ciò che accade è giusto che accada: scoprirai questa verità se rifletterai attentamente. Non voglio dire soltanto che tutto avviene con una successione ordinata di eventi,ma anche secondo giustizia e come per opera di qualcuno che distribuisce a ciascuno ciò che gli spetta, secondo il suo merito. 

Continua dunque a riflettere come hai cominciato a fare,e, qualunque cosa tu faccia,falla con questa intenzione,di essere un uomo virtuoso,secondo quello che è il concetto proprio di uomo virtuoso. Attieniti a questi principi in ogni tua attività.


11.  Non giudicare le cose come le giudica,o vuole che tu le giudichi,il prepotente,ma osservale come sono veramente.


12. Devi avere sempre presenti queste due regole di condotta:  in primo luogo devi essere pronto a fare solo ciò che ti suggeriscono i principi dell'arte di essere re e legislatore per l'utilità degli uomini; in secondo luogo a mutare parere se ti assiste qualcuno capace di correggerti facendoti abbandonare una certa opinione.

 Questo mutamento deve però avvenire sempre per qualche motivo plausibile,come per la giustizia e la pubblica utilità, e solo di questo genere deve essere ciò che preferisci,non ciò che è apparso piacevole o tale da procurarti gloria.


13. - Possiedi la ragione?-   -Sì.-  - Perché allora non l'adoperi?-  Infatti se essa fa quel che deve,che vuoi di più?


Note.

In 7 e in 12 son stati tradotti con " opinione" due diversi termini greci, upolepsin e oieseos. Servirebbe un approfondimento semantico- lessicale.

In 13 to eautou è complemento oggetto di poiuntos....bello il greco.

giovedì 21 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 10.

Brani dai Pensieri di Marco Aurelio,libro IV, 4,5.

 Testo greco e traduzione con note.


4. Se l'intelligenza è comune a noi tutti,è comune anche la ragione,per la quale siamo esseri razionali; se è così, anche la ragione che dispone ciò che si deve e non si deve fare è comune; quindi anche la legge umana è comune; quindi siamo concittadini; quindi siamo membri di un'unica organizzazione politica umana generale; quindi il cosmo è come una città.

 Di quale altra organizzazione politica comune si potrà infatti dire che faccia parte tutto il genere umano ? Proprio di lì, da questa comune città, derivano la nostra stessa intelligenza,la nostra ragione e la nostra legge; altrimenti, da dove potrebbero mai derivare?

 Infatti,allo stesso modo che le parti di terra che vi sono in me mi sono state assegnate prelevandole da qualche terra,le parti umide da un altro elemento,il soffio vitale da qualche sorgente,il calore e il fuoco da una sorgente loro propria, (1) [ infatti nulla viene dal nulla,come nulla ritorna al nulla (2), ]così anche l'intelligenza viene da qualche parte.



5. La morte è tale e quale la nascita,un mistero della natura: aggregazione degli stessi elementi negli stessi elementi. 

Ad ogni modo,non è nulla di cui ci si dovrebbe vergognare,perché non è cosa che non sia conforme alla natura di un essere razionale né all'essenza della sua costituzione.



Note alla traduzione.

1. Terra,aria, acqua e fuoco sono i quattro elementi costitutivi del cosmo per gli Stoici. I primi due sono elementi passivi,gli altri sono elementi attivi,che danno forma e figura a tutti gli esseri. Il logos universale, il principio informatore,ovunque diffuso,è essenzialmente fuoco,ma il fuoco allo stato puro si trova solo negli astri,mentre nel nostro mondo è unito all'aria. Ciò che dà forma ai vari esseri è dunque un soffio caldo più o meno puro. Le varie qualità sono denominate pneumata.

2.  Principio fondamentale della fisica stoica,condiviso da Epicuro e sostenuto prima dai fisici ionici.

MARCO AURELIO.Ouerou uos 9.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro IV,1,2,3.  

Testo greco con note e traduzione.





 Il principio dirigente che abbiamo dentro di noi,quando è disposto in modo conforme alla natura,assume di fronte agli eventi un atteggiamento tale che può sempre essere mutato facilmente ,in relazione a ciò che gli è possibile e concesso. 

Infatti non ama alcuna materia determinata,ma tende a un agire libero  con riserva (1),chiedendosi sempre:" è possibile?"(2), e,se gli si para innanzi un ostacolo,ne fa materia propria(3), come fa il fuoco quando si attacca alle cose che gli cadono dentro: un piccolo lume ne rimarrebbe spento,mentre una vivida fiamma in men che non si dica assimila ciò che le viene buttato dentro,lo divora e proprio da esso riceve alimento per ergersi più alta.

 Ci sono nella vita anche ostacoli insuperabili quali nessuna fiamma potrebbe assimilare.


2. Nessuna azione sia compiuta a caso,né in modo disforme dai precetti che servono a realizzare il fine dell'arte della vita.


3. Gli uomini si cercano dei luoghi solitari in cui ritirarsi: dimore in campagna,sulle rive del mare,sui monti; e anche tu sei solito sentire un ardente desiderio di tali cose. Tutto questo però, rivela una grande ignoranza,perché ti è possibile ritirarti in te stesso in qualunque momento tu lo voglia.
In nessun luogo,infatti,l'uomo trova un rifugio più sereno e tranquillo che nella sua anima,soprattutto colui che ha dentro di sé principi tali che, se si volge a contemplarli,subito acquista una totale serenità di spirito; e per serenità di spirito io non intendo null'altro che la condizione di un'anima serena.
Concediti dunque costantemente questo rifugio e rinnova te stesso.

martedì 19 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 8.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro III,1.  

Testo greco e traduzione.






1. Non bisogna soltanto riflettere che ogni giorno la vita si consuma e ne rimane una parte più piccola(1), ma altresì che,anche nel caso che essa debba prolungarsi,non si può affatto sapere se la mente sarà ancora ugualmente in grado di comprendere le cose e la speculazione che mira alla conoscenza del divino e dell'umano.(2). 


Qualora,infatti, incominci a delirare,non verrà certo meno la possibilità di respirare (3), di nutrirsi,di ricevere impressioni sensoriali,di avere impulsi, insieme a tutte le altre facoltà di questo genere(4), ma la capacità di disporre di se stessi,di discernere esattamente,punto per punto,quale sia il proprio dovere,di analizzare le apparenze,di esaminare l'opportunità stessa di uscire dalla vita (5) e tutte le altre facoltà di questo genere che richiedono assolutamente un'attività razionale ben esercitata;tutto ciò si estingue prima. 


Bisogna dunque affrettarsi non solo perché ci si avvicina alla morte ogni giorno di più, ma anche perché la capacità di concepire e comprendere le cose viene a cessare prima ancora che sopravvenga la morte in una lunga vita.



Note al testo.

1) Concetto ricorrente nei Pensieri e nelle Epistole di Seneca ( cotidie morimur).

2) E' la definizione stoica della filosofia.

3) Facoltà comune anche alle piante.

4) Facoltà comuni anche per gli animali.

5) Gli Stoici ammettevano il suicidio nel caso che le vicende esterne della vita impedissero l'attività della ragione e la realizzazione del compito morale che da essa viene assegnato all'uomo. I primi due scolarchi, Zenone e Cleante, si uccisero. Il suicidio doveva tuttavia scaturire da una decisione ben ponderata ( eulogos exagoghe').

lunedì 18 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 7.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro II, pensieri 16-17. 


Traduzione con note e testo greco.





16.  L'anima umana fa violenza a se stessa soprattutto quando diviene,per ciò che dipende da lei, una piaga e,per così dire, un'escrescenza del Cosmo.
Infatti l'adirarsi contro qualcuno degli eventi è una ribellione alla natura,la quale(Natura)comprende ogni singola natura di ciascuno degli altri esseri.(1).


In secondo luogo fa violenza a se stessa quando prova avversione per qualcuno o gli si volge persino contro per fargli del male,come fanno le anime di quelli che si adirano

. In terzo luogo fa violenza a se stessa quando si lascia vincere dal piacere o dal dolore. 

In quarto luogo quando finge e fa o dice qualcosa simulando e mentendo.

 In quinto luogo quando non indirizza ad alcuno scopo qualche sua azione o qualche suo impulso,ma compie a caso e sconsideratamente la prima cosa che capita,mentre è necessario che anche le azioni meno importanti siano compiute in vista del loro scopo. 

Ora, lo scopo degli esseri dotati di ragione è quello di attenersi alla legge razionale di quella che è la città e la repubblica più antica.(2).



17. Nella vita umana la durata è un punto,la sostanza in perenne flusso,la sensazione oscura,la compagine del corpo intero corruttibile,l'anima perenne inquietudine,la sorte enigmatica,la fama incerta.


Per dirla in breve,tutto ciò che riguarda il corpo è un fiume,ciò che riguarda l'anima è sogno e vanità, la vita è una guerra e il soggiorno in un paese straniero,la gloria postuma oblio.


Che cos'è dunque che può farci da guida? Una sola cosa : la filosofia.

 Essa consiste nel serbare il demone che è in noi esente da ogni offesa e da ogni danno, superiore ai piaceri e ai dolori,incapace di agire a caso, con falsità o con ipocrisia,tale da non aver bisogno che altri faccia o non faccia qualche cosa.



Note al testo.

1) Quando dunque ci accade qualche evento doloroso,quando gli uomini ci sono molesti o ci fanno del male,basta eliminare dalla nostra mente l'idea che questo è un male per noi,ed anche il male scompare. L'adirarsi contro qualcuno degli eventi è una ribellione alla natura universale,che comprende le singole nature dei singoli esseri,degli esseri che non sono il cosmo intero, l'Ente per eccellenza.

2)  La città e la repubblica più antica è il cosmo intero,che la ragione divina ad esso immanente governa con le sue leggi sacre e immutabili ,rendendolo un organismo perfetto. Propriamente gli Stoici definivano il Cosmo come una grande città in cui gli dei hanno il potere e gli uomini sono soggetti a questo potere.

domenica 17 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 6.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro II, pensieri 14 e 15. 

Traduzione e testo greco con note.


14. Anche se tu dovessi vivere tre volte mille anni e altrettante volte diecimila anni,tuttavia ricordati che nessuno perde altra vita se non quella che sta vivendo,né vive altra vita se  non quella che perde. 

Così l'esistenza più lunga e quella più breve vengono ad essere la stessa cosa.

 Il PRESENTE,infatti, è uguale per tutti,e uguale è dunque anche il tempo che passa,e così il tempo di cui si viene privati,alla nostra morte, appare brevissimo.

Infatti nessuno mai potrebbe perdere né il passato né il futuro; perché ciò che uno non ha,chi mai potrebbe prenderglielo?

 Di queste due cose bisogna dunque ricordarsi sempre: in primo luogo tutto è sempre uguale dall'eternità e si ripete secondo cicli periodici,e non v'è differenza alcuna tra il vedere le stesse cose per cent'anni,per duecento o per tutta l'eternità; in secondo luogo colui che è destinato a morire vecchissimo e colui che è destinato a morire giovanissimo subiscono la stessa perdita. Solo il presente infatti possono perdere,dal momento che anche possiedono solo questo e non si può perdere quello che non si possiede.



15. Ricordati che tutto è opinione. Chiare sono le parole rivolte a Monimo il Cinico; e chiara è anche la loro utilità, se uno ne coglie il succo entro i limiti in cui corrispondono a verità.




MARCO AURELIO.Ouerou uos 5.

Brani dai Pensieri di Marco Aurelio,libro II,1. 

Traduzione,note e testo greco con note.


1. Di buon mattino bisogna cominciare col dire a se stessi: m'imbattero' in un indiscreto,in un ingrato,in un prepotente,in un imbroglione,in un invidioso,in un egoista.


 Tutti questi difetti provengono loro dall'ignoranza del bene e del male.


Io,invece, che ho meditato sulla natura del bene e del male,e ho concluso che l'una consiste in ciò che è moralmente bello,l'altra in ciò che è turpe,e ho meditato altresì sulla natura dello stesso peccatore,e ho concluso che egli è mio parente,non perché nato dallo stesso sangue e dallo stesso seme, ma perché ha in comune con me l'intelletto,e cioè una particella della divinità (1); io,dunque, non posso subire alcun danno da nessuno di essi[ingrati,prepotenti,imbroglioni,invidiosi] - nessuno,infatti, potrà farmi compiere azioni turpi (2)- e nemmeno posso adirarmi con un mio parente o prenderlo in odio. 


Infatti siamo nati per cooperare,come i piedi,come le mani,come le palpebre,come i denti superiori o inferiori. 


 Dunque agire gli uni contro gli altri è contro natura; e adirarsi con qualcuno ed evitarlo con disprezzo significa appunto agire contro natura.( antipraktikon in greco,che qualcuno traduce " agire contro il prossimo". A me sembra troppo cristianeggiante,e Marco non era cristiano.).




Note al testo.

1) Poiché come dice M.A. una sola anima razionale è divisa negli esseri razionali , ogni uomo possiede una particella del LOGOS divino,o anima razionale,che governa il cosmo. Ne consegue che tutti gli uomini sono parenti e fatti per cooperare gli uni con gli altri,come più e più volte scritto nei Pensieri.


2) Il bene( to' kalon) e il male ( to' aiskron) sono solo ciò che è in nostro potere,ciò che dipende dalla nostra libera scelta,tutto il resto è indifferente ( nel senso di non pertinente,in greco: adiaforon ).






MARCO AURELIO.Ouerou uos 4.

Brani dai Pensieri di Marco Aurelio,libro I,  pensieri 9 e 10. 

Segue ,alla traduzione italiana, il testo greco.


9. Da Sesto  (1) [ho appreso] la benevolenza; il modello di quella che è una famiglia patriarcale; la nozione di ciò che significa vivere secondo natura; il contegno dignitoso senza affettazione; la sollecitudine nel cercare di intuire i desideri degli amici; la capacità di sopportare gli ignoranti e coloro che si formano delle opinioni senza esaminare scientificamente le questioni; la capacità di adattarsi a tutti,di modo che la sua conversazione riusciva più gradita di qualsiasi adulazione,ed egli appariva degno del massimo rispetto proprio a quelle persone e proprio in quell'occasione; l'arte di cogliere e di disporre in ordine con perspicacia e con metodo i principi indispensabili per la vita; il non aver mai mostrato alcun segno di collera o di qualsiasi altra passione,ma l'essere,al tempo stesso,l'uomo più impassibile e affettuoso; la propensione a lodare,ma con discrezione; la sua vasta cultura esente da qualsiasi ostentazione.



10. Da Alessandro il grammatico (2), il non criticare e il non riprendere con toni offensivi chi,discorrendo, usa un barbarismo o un solecismo(3), o un'espressione dal suono sgradevole,ma limitarsi abilmente a pronunciare l'espressione esatta, fingendo di rispondere o di approvare ciò che egli ha detto o di voler discutere con lui non sulla parola ma sul concetto che essa esprime,oppure mediante qualche altro garbato suggerimento indiretto di questo genere.



Note al testo.



1) Sesto di Cheronea,nipote di Plutarco,biografo di Marco Aurelio.

2) Alessandro di Cozieo in Frigia,insegnò il greco a Marco Aurelio.

3) Mentre il barbarismo è l'uso errato di un solo vocabolo,il solecismo ( soloikon in greco) è un'intera costruzione errata. La parola " solecismo", come spiegavano nell'antichità già' Apollonio ,Sesto e Quintiliano ,essendo un'esteso uso errato della struttura linguistica, trae il nome dalla città di SOLI in Cilicia,sede di una colonia ateniese, dove la lingua patria fu corrotta dalla mescolanza col dialetto locale.




          

             

sabato 16 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 3.

Testo greco e traduzione dei Pensieri di Marco Aurelio: libro I, pensieri  1- 5.

1  Dal nonno Vero (1) ho ereditato la bontà e il carattere mite.


2. Dalla fama che ha lasciato di sé colui che mi ha generato (2), la modestia e il carattere virile.


3. Da mia madre (3), il sentimento religioso,l'altruismo,la ripugnanza non solo a commettere il male,ma anche a concepire il pensiero di commetterlo; inoltre la semplicità di vita e l'essere alieno dal modo di vivere dei ricchi.


4. Dal mio bisnonno(4), il non aver frequentato le scuole pubbliche,l'aver avuto in casa buoni maestri e l'aver appreso che per cose di tal genere non bisogna badare a spese.


5. Dal mio precettore(5), il non aver parteggiato né per i Verdi né per gli Azzurri(6), né per i gladiatori armati di "  parma",né per quelli armati di scudo(7); la resistenza alla fatica e l'aver bisogno di poco; il saper fare da me e il non intromettermi negli affari altrui; il non dare ascolto alle calunnie.




Note al testo.


1. M. A. Vero,nonno paterno di Marco.Quando a Marco venne a mancare il padre,egli adottò e allevò il nipote.

2. M. Annio  Vero,morto ancor giovane,da pretore.

3. Domizia Lucilla.

4. Potrebbe trattarsi sia del bisavolo paterno che materno.

5. Il nome è sconosciuto.

6. Il verde e l'azzurro erano i colori di due scuderie rivali nelle corse del circo,l'equivalente odierno di due squadre di calcio della stessa città.

7. La " parma" era un piccolo scudo di forma rotonda,mentre lo " scutum " era più grande e di forma semicilindrica.