Prosegue seconda lezione su Parini,tenuta il 6 maggio 1978 al Liceo Calasanzio di Carcare,nella seconda classe del Liceo Classico.
Lettura e commento del brano tratto dal Giorno,"II Mezzogiorno" vv.250-338, La favola del Piacere.
Parte I : introduzione.
Pochi apologhi hanno come questo una forza socialmente eversiva. Leggere assolutamente questo post,anche per capire l'adesione del Parini alle idee più avanzate dell'Illuminismo francese.
RispondiEliminaIl post è un'intro non il testo di Parini. Però secondo me è veramente d'aiuto per la successiva lettura diretta.
EliminaInfatti con questa favola,non orpello,Parini estrinseca la sua convinzione "eversiva" per i tempi,della uguaglianza tra gli esseri umani,uomini e donne.
RispondiEliminaDalla primitiva uguaglianza all'arrivo del piacere che spariglia le carte a favore di pochi;e da allora i molti son costretti a lavorare per fare godere i frutti del loro lavoro a pochi!
RispondiEliminaTerribile il giudizio critico che di questi versi di Parini, dà Luigi Salvatorelli.
Domina il sensismo di Condillac per spiegare come più raffinati sono i sensi,tanto più profonda è la percezione psichica e cognitiva.
RispondiEliminaNella favola,chi ha privilegiato i pochi,son stati gli dei.
RispondiEliminaMa Parini mette in mostra col suo sarcasmo la consapevolezza che la concezione razzista del sensismo è tutta colpa dell' ignavia della nobiltà italiana che vuole giustificare i suoi ormai ingiustificabili privilegi sociali.
RispondiEliminaTutto questo magma ideologico,antnobiliare è evocato da Parini con un sottile,neoclassico pennello o scalpello che ricorda affreschi o statue pompeiane....
RispondiEliminaAltre interpretazioni del passo sminuiscono la carica egalitaria di Parini ,vedendo in questi versi la celebrazione della raffinatezza nobiliare,da non scalfire nemmeno a parole.
RispondiEliminaVai,Vaio,che fisica è bella!
RispondiEliminaAppunti di fisica:Millikamp e Occhialini capiscono che le particelle derivanti da fuori atmosfera che deviavano in modo opposto agli eletroni e si scaricavano nella lastra di ferro,non potevano esser protoni,quel che venne confermato anche dal metodo più sofisticato detto Trigger.
RispondiEliminaMa Anderson e Dirac non compresero tutto ciò:e cioè che era stata confermata sperimentalmente l'esistenza dell'antimateria!
Vai,Vaio!