Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro IX, pensieri 3,4,5.
Testo greco con note e traduzione.
3. Non disprezzare la morte,ma accettala di buon grado,pensando che anch'essa è una delle cose volute dalla natura. Quali sono,infatti,il diventare adulti,l'invecchiare,il crescere, il raggiungere la piena maturità, il mettere i denti e la barba,l'incanutire,il generare figliuoli,il portarli in seno, il partorire e tutte le altre attività naturali che le stagioni della tua vita ti portano,tale è anche la stessa dissoluzione. Dunque è da uomo saggio non mostrarsi né superficiale,né irato, né sdegnoso di fronte alla morte,ma attenderla come uno degli atti della natura. E come ora attendi che il feto esca dal ventre di tua moglie,così attendi il momento in cui la tua povera anima uscirà fuori da questo involucro. E se poi vuoi avere anche un precetto semplice che ti tocchi il cuore, ti darà la più grande serenità, di fronte alla morte, la considerazione delle cose dalle quali dovrai staccarti e delle abitudini con le quali la tua anima non sarà più mescolata. Inoltre, se è vero che non bisogna affatto urtarsi con gli altri,ma bisogna averne cura e sopportarli con indulgenza,tuttavia devi ricordati che la separazione non avverrà da uomini che professano i tuoi stessi principii. Solo questo,se mai, potrebbe infatti trattenerti e tenerti attaccato alla vita, e cioè se ti fosse concesso di vivere con coloro che hanno adottato i tuoi stessi principii. Ora però vedi quanto grande sia quel penoso senso di stanchezza che nasce dai contrasti della vita sociale,tanto che si finisce col dire:" Possa tu venire più in fretta,o morte, perché anch'io non mi dimentichi di me stesso".
4. Chi pecca,pecca contro se stesso; chi commette ingiustizia,la commette contro se stesso,perché è se stesso che rende malvagio.
5. Spesso commette ingiustizia anche chi omette di fare qualche cosa,non solo chi fa qualche cosa.
Ciao Ambragiarox.
Se tutti gli uomini avessero adottato i tuoi stessi principii di giustizia... Ma dalla vita sociale nasce solo un penoso stato di contrasto con gli altri. E questo alla lunga può stancare.
RispondiEliminaIl periodo ipotetico del IV tipo ,in greco è con anteilken an ed ei efeito,due imperfetti come al solito.( in riferimento al penultimo periodo del capitolo 3).
EliminaA me piace Marco quando dice che chi pecca,pecca contro se stesso,e chi commette ingiustizia si fa del male,il male più grande contro di sé e poi contro gli altri.
RispondiEliminaQuinta riga del 3:odontas,gheneion,kai polias:;uno di questi tre termini manca nella traduzione.E non e'odontas.
RispondiEliminaRocci aiutami.Ora sono al Paradiso....
Gheneion : barba.
EliminaPolias:capelli bianchi.
3: leloghismenon:che ragiona(uomo).
RispondiElimina3: parapegma apsikardion:un principio che ti tocchi il cuore...ma il significato originario di parapegma è calendario.
RispondiEliminaE epistasis: il distacco,quello dalle cose che sono,dalle quali dovrai staccarti( afistastai).
RispondiElimina3:proskoptestai: esser indignato,regge il dativo.
RispondiElimina3 ultime righe,eiper ara, se mai....
RispondiEliminaanzeilken impf di antelko,tirare a me...
kateiken impf di kateko,trattenere...
3 ultime righe ei suzen efeito,se ti fosse stato ordinato,concesso di vivere...da efiemi al medio...
RispondiEliminaA voi,Vaio! Stringhe,appunti quasi incomprensibili....
RispondiEliminaAppunti di fisica:ho capito solo che l'universo può esser misurato con la costante di Plank!
RispondiEliminaVai,Vaio!