Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro X, pensieri 36(continuazione),37,38.
Testo greco con note e traduzione.
36 (continuazione del paragrafo,iniziato in Ouerou 27):
(non nutrendo sentimenti meno benevoli nei loro confronti,ma, piuttosto,vattene) conservando il tuo carattere abituale,rimanendo amico,benevolo e cordiale verso di loro; e non andartene neppure come strappato via a forza,ma,allo stesso modo che, in chi fa una bella morte, l'anima si separa dal corpo con serenità; così dev'essere anche la tua separazione da costoro,perché la natura ti ha unito e ti ha mescolato anche con costoro. Ora invece, essa te ne separa:.." mi separo da essi come da familiari,non con animo restio,bensì senza opporre resistenza,perché anche questa è una delle cose che sono secondo natura...".
37. Abituati,per quanto è possibile,a chiederti in cuor tuo ogni volta che vedi compiere un'azione a qualcuno:" Per quale scopo quest'uomo compie quest'azione?" Comincia da te stesso ed esamina prima di tutto te stesso.
38. Ricordati che ciò che tira i fili è quella forza che è nascosta dentro di noi: quella,infatti, è la via da seguire,quella è la vita,quella,se così si può dire è l'uomo. Non preoccuparti mai di pensare anche all'involucro che ci circonda e a questi fragili organi che si sono formati attorno a noi,perché essi sono simili a un'ascia,con la sola differenza che per natura sono uniti a noi. Perché, invero, da queste nostre povere membra,senza la causa che le fa muovere o le trattiene,non può venire un'utilità maggiore di quella che viene dalla spola alla tessitrice,dalla penna allo scrittore,dalla frusta al cocchiere.
Ciao ambragiarox.
In 38 ci sono all'inizio,due bei participi,nel testo greco: neurospastoun e enkekrummenon,ciò che tira i fili ( neuron) e ciò che è nascosto ( krupto).
RispondiEliminaIn 37 un bel consiglio; invece di giudicare le azioni di una persona, bisogna chiedersi perché fa quelle azioni.
RispondiElimina36,riga seconda e terza: una traduzione più aderente al testo,sembra questa, "...ma come per chi muore in pace,l'anima si stacchi dal corpo..."
RispondiElimina36,kai sunekrinen: e ti ha mescolato....
RispondiElimina36: ultima riga,ton: genitivo partitivo,tra le cose(secondo natura).
RispondiElimina37:epizetein para seauton: a ricercare presso di te stesso..
RispondiElimina37: anaferei:portare a termine...
RispondiElimina37:exetaxe:aor imp di ektasso,metti ordine in te stesso...
RispondiElimina38: to' neurospatoun,da neurospasteo,infinito sostantivato,da tradursi ,il tirare le fila.
RispondiElimina38: to' perikeimenon aggheiodes: ciò che è gettato intorno come un vaso....
RispondiElimina38: prosfue estin: sono legati al corpo.
RispondiElimina38: da lei fino a aitias: poiché tra queste non esiste più utilità che tra parti senza la causa che le nuove e le articola...
RispondiElimina38:touton ....ton morion:genitivo partitivo,cioe' di queste(nostre) membra ...senza la causa che le muove,l'utilita'non e' maggiore di quella della spola alla tessitrice..
RispondiEliminaVai Vaio!
RispondiEliminaAppunti di fisica:che te devo dì:ho capito solo ologramma di maldassena e teoria di Witten....ma non cosa sono!
RispondiEliminaVai,Vaio!