domenica 21 febbraio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 37.

Considerazioni sui Pensieri di Marco Aurelio,imperatore- filosofo.

Continuazione sull'atteggiamento verso il Cristianesimo.

Tra il 176 e il 177 e.C., furono indirizzate a Marco Aurelio quattro apologie: quelle di Melitone di Sardi,di Apollinare di Gerapoli,di Atenagora di Atene e di Milziade. Di queste apologie ci e' giunta per intero solo quella di Atenagora; di quella di Melitone abbiamo solo frammenti,di quella di Apollinare un frammento solo,mentre di quella di Milziade non resta nulla.

Tuttavia cio, che abbiamo di esse " permette di cogliere un tono in contrasto con le nostalgie giudaizzanti e antiromane del montanismo e in contrasto con la tendenza della nuova eresia a chiudere i cristiani in un infecondo isolamento di fronte a Stato e Societa'; si puo' dire che tutte queste apologie riaffermano con chiarezza il tradizionale lealismo verso l'impero romano."( Marta Sordi).

La risposta a queste apologie venne da un personaggio la cui identità resta incerta,ma che comunque pare essere stato assai vicino all'imperatore, del quale in alcune sue affermazioni pare quasi considerarsi il suo portavoce ufficiale: Celso. Ora Celso nell'Alethes Logos,scritto nel 178, accanto ad accuse ai cristiani  - mancanza di solidarietà con l'impero nel momento del pericolo,rifiuto della vita sociale,astensionismo dalle cariche pubbliche e dal servizio militare-  ,che paiono confermare la natura delle preoccupazioni dell'imperatore nei confronti dell'operato dei cristiani (confusi con i montanisti),sembra formulare una cauta proposta di pace: i cristiani si dimostrino disposti a collaborare con l'imperatore,a combattere per lui,a partecipare alle campagne militari,a comandare con lui le sue truppe,ad assumere cariche pubbliche.

Questo nuovo atteggiamento nei confronti dei cristiani si tradusse probabilmente in un altro provvedimento legislativo. Tertulliano afferma che" se è vero che Marco Aurelio non abrogò apertamente i provvedimenti presi contro i cristiani,tuttavia li annullò chiaramente in un altro modo,infliggendo anche una pena ai delatori,e una pena più terribile".

Dunque il cristiano confesso resta perseguibile,ma una condanna colpisce anche chi accusa qualcuno di essere cristiano. Una conferma del provvedimento al quale accenna Tertulliano si avrebbe in Eusebio di Cesarea,dove si legge che nel processo contro il martire Apollonio,avvenuto a Roma,tra il 183 e il 185, Apollonio che si era professato cristiano,fu condannato a morte,ma al suo accusatore furono spezzate le gambe.

Così " rivendicando allo Stato l'iniziativa di perseguire d'ufficio,con i sacrileghi,anche i cristiani,ma scoraggiando nello stesso tempo le accuse private, Marco Aurelio perseguiva in effetti il medesimo scopo,che era sempre,nella sua intenzione, la difesa dell'impero; da una parte egli preservava infatti il diritto di intervenire direttamente ogni volta che la diffusione del cristianesimo comportasse,o sembrasse comportare( come la propaganda montanista gli aveva fatto sospettare negli anni intorno al 176) un pericolo politico,dall'altra egli rendeva possibile ai cristiani quella partecipazione attiva alla vita dello Stato,a cui Celso li aveva invitati,e metteva al riparo la collaborazione volonterosa di questi cristiani,dal rischio continuo di una denuncia privata di cristianesimo.

Continua.....

Ciao ambragiarox.


4 commenti:

  1. Magistrale la ricostruzione proposta,riguardante l'atteggiamento dell'imperatore Marco verso i cristiani: chi tra i cristiani collaborava con l'impero era immune da accuse o delazioni private....Un buon compromesso tra chi doveva servire a due patrie.

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    1. Marco e i cristiani che obbediscono o servono a due patrie,l'una politica,l'altra spirituale.

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  2. A leggere bene il post di nota come questa pagina di ricostruzione storica ,sia un bell'esempio di rapporti diplomatici all'interno delle dinamiche politiche di un impero.
    Si nota altresì come in questo periodo sia l' impero ,sia il Cristianesimo siano due entità socio-culturali molto ben strutturate.

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  3. Appunti di fisica,parlano di collisioni tra ioni pesanti,come piombo e uranio,per descrivere le quali la fisica delle stringhe aiuterebbe.
    TUTTO SULLA PAROLA.
    vAI,vAIO!

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