venerdì 21 agosto 2015

Ipse scripsit 20 ARISTOTELE. Commento ad Analitici Secondi.


                                ARISTOTELE,ANALITICI SECONDI,LIBRO PRIMO, capp.1 e 2,IL COSIDDETTO SILLOGISMO SCIENTIFICO.



Nel post precedente si era accennato al fatto che il NOUS ARISTOTELICO fosse interpretabile come una facoltà  immediata ,sia come facoltà che procede per gradi.



E due passi aristotelici sembrano attribuire al nous nature diverse:il primo passo afferma che esso è una facoltà immediata,il secondo che è una facoltà che procede per gradi.



Il primo passo si trova in Metaph.,IX,10,1051 b;in esso la natura aprocessuale dell'apprendimento noetico è attestata da verbi come TZIGGANEIN e TZIGHEIN che esprimono immediatezza,e da questa immediatezza Aristotele dice dell'impossibilità di errore circa gli oggetti colti dal nous.    Il che è proprio dell'intuire.



Leggiamo espressamente il passo:".... sbagliarsi circa l'essenza non è possibile se non per accidente; e così non è possibile sbagliarsi circa le sostanze non composte. E tutte sono in atto e non in potenza. Infatti, se così non fosse, si genererebbero e  si corromperebbero; invece ciò che è essere per sé, non si genera e non si corrompe, perché se si generasse dovrebbe generarsi da altro. Dunque, intorno a tutto ciò che è essenza e atto, non è possibile essere in errore ed è solo possibile pensare o non pensare."




Ma in un altro passo(Analitica Post.,II,cap.19)che è riportato integralmente con testo greco e traduzione,in LEMARANCIO IPSE SCRIPSIT ,NUMERI 9  e 10, Aristotele presenta il nous come risultato di una EPAGOGHE',che è un procedimento,ed esattamente il metodo,(vale a dire la via), con cui l'anima ascende dagli individuali all'universale.


Tale procedimento :

 1)INIZIA dalla sensazione(aistesis) nella quale è insito l'universale;

2)SI SVILUPPA quando ne fissa i ricordi(mnemai)cosi' da costruire l'esperienza(empeiria),che e' momento di unità del sensibile in quanto raggiunge quell'UNO INDIFFERENZIATO(en adiaforon) che è l'UNIVERSALE STESSO,(inteso come MEDESIMO presente in molti);

3)TERMINA  con l'enunciazione dell'universale,(ossia con la definizione di ciò di cui il FRUTTO DELLA SENSAZIONE rappresenta il singolo caso),in modo che il nous costituisca, cosi',il principio della scienza.




Vedremo nel post successivo(il conclusivo)come si possono conciliare le due posizioni,o se esse siano inconciliabili.





6 commenti:

  1. Mai letto un post su Aristotele e sul NOUS, così chiaro. Non commento niente,che ne pensi?

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    1. Sì hai ragione,però quanta ondulatorieta' in un solo autore.Lasciami dire poi che per il concetto di ESSENZA Aristotele accetta in pieno Platone. Ciao two,a domani.

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  2. Appunti di fisica fantastici.Oltre alla carica e alla massa dei quark,ne indicano lo spin,che è 1!
    Chissà quale è lo spin dei gluoni...

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  3. Lo spin dei gluoni è 1...carica elettrica zero,massa nulla...praticamente sono forniti di numeri quantici uguali al fotone...

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  4. Ma a differenza dei fotoni che sono neutri,i gluoni hanno carica di colore,come i quark...essa è diversa da zero....

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  5. Fronte coronavirus di oggi 6 gennaio 2021,mercoledì,giorno di Milan-Juve:non farsi coinvolgere da fabrimeun...
    Inviate a Giacomo frasi sulla libertà,in latino...

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