giovedì 3 marzo 2016

GIUSEPPE PARINI.Ripano Eupilino 21.

Prosecuzione terza lezione su Parini,tenuta al Liceo Calasanzio di Carcare,il 9 maggio 1978, nella classe seconda del Liceo Classico.

                                            ODE ALLA MUSA.




LETTURA INTRODUZIONE E TESTO CON COMMENTO(PARTE I,STROFE 1-6).




CONTINUA NEL POST SEGUENTE.







17 commenti:

  1. Ode scritta dal Parini,a 66 anni,in cui si celebra la poesia ispiratrice. Ma poi a ben vedere si celebra quel che Parini crede che dia veramente la felicità in terra: l'amore sincero tra sposo e sposa e figli,che lui non ha mai avuto e sempre ha desiderato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E la metrica? Ma mi intriga troppo l'amore tra marito e moglie,come fonte di poesia e di felicita'.

      Elimina
  2. Ogni strofa è di tre endecasillabi e un quinario a rima baciata. Ricorda l'ode saffica fatta di tre saffici minori e un adonio più corto dei primi.

    RispondiElimina
  3. Nelle prime tre strofe sono elencati tipi umani che non avranno mai ispirazione poetica: chi trascura come fosse niente la famiglia per obbedire alla sua avarizia,chi cerca onori pubblici ,pensando di notte agli inganni cui è sfuggito di giorno,e l'homo eroticus.

    RispondiElimina
  4. L'avarizia è dura; l'ambizione rode; i sogni dell'ambizioso sono torbidi;l'amore come puro erotismo è cecità; chi lo pratica è simile a una bestia. Il campo comincia a sgombrarsi da chi non sarà mai toccato dall'ispirazione poetica.

    RispondiElimina
  5. Chi gusta o pratica la poesia? Chi è pago di sé e nutre puri affetti e sentimenti semplici.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E chi non si sottopone al faticoso ozio cui si sottopone,ad esempio,il Giovin Signore del Giorno,e chi vive fuori dal caos metropolitano. Ognuno la pensi come vuole. Parini la pensava così. E dovere dell'esegeta è quello di spiegare un testo. Dovere di chi lo ha compreso di giudicarlo.

      Elimina
    2. E chi non si sottopone al faticoso ozio cui si sottopone,ad esempio,il Giovin Signore del Giorno,e chi vive fuori dal caos metropolitano. Ognuno la pensi come vuole. Parini la pensava così. E dovere dell'esegeta è quello di spiegare un testo. Dovere di chi lo ha compreso di giudicarlo.

      Elimina
  6. Nell'introduzione la prima parte è un perfetto resoconto del contenuto che si trova nella poesia.
    Seguono i tanti diversi motivi che Parini fonde sinfonicamente nel testo.
    Sopra tutti,l'amore e la poesia.
    Poi come in un testamento suggellato,mette la sua firma,facendo fare il suo nome nientemeno che alla Musa.

    RispondiElimina
  7. Strofe 1: il mercante parte,senza piangere i suoi cari,per lidi lontani e guidato solo dalla terribile avarizia...
    Non sentirà mai la Musa.

    RispondiElimina
  8. Seconda strofa,chi cerca onori ad ogni costo e di notte architetta inganni che ha temuto tutto il giorno contro di sé,non amerà la Musa.

    RispondiElimina
  9. Né gigolo',né escorts,potranno esser amati e quindi ispirati dalla Musa.

    RispondiElimina
  10. Strofe 4:Domanda retorica per spiegare chi solo possa capire e imitare le parole della Musa della Poesia.
    Chi non puo' e' gia' stato citato prima.

    RispondiElimina
  11. Strofe 5:ecco la risposta,chi e' in tutto(passioni comprese) moderato e,agiato,piu' altro non chiede.

    RispondiElimina
  12. Strofe 6:si entra nel vivo di quel che Parini concepisce come prerogative per esser poeta:niente ozi faticosi(ossimoro)che affettano i grandi,niente clamori,ma vita in mezzo alla ritemprante e calma natura.

    RispondiElimina
  13. Appunti di fisica:ogni misurazione di un quanto potrà esser diversa,se pur prevedibile dalla teoria(stocasticità);un quanto conserva in sè tanti stati,di cui se ne rivela uno all'atto della misurazione del quanto.
    Il quanto non è divisibile ,non ha valori intermedi,ma solo multipli interi di esso.
    Misurato,rivela anche il suo stato:particella o onda.
    Misurato da solo,obbedisce al principio di indeterminazione di Heisenberg sulla non precisabile definizione a piacere di posizione e velocità.
    Vai,Vaio!

    RispondiElimina